
Analisi e previsioni TESLA – settimana 3 marzo 2021
3 Marzo 2021Nella giornata ieri, il titolo del costruttore automobilistico, leader mondiale della mobilità elettrica, TESLA, è sceso attorno quota 685 dollari prima di chiudere le contrattazioni di martedi 2 marzo a 686,44 ($). In una giornata negativa dai livelli contenuti di volatilità, l’azienda di auto elettriche americana ha perso il 4,45% sul listino americano dei tecnologici, NASDAQ.
La struttura grafica di breve termine sembra presumere la configurazione di un potenziale e ampio ciclo trading range, compreso tra l’estremo inferiore individuato a 625 dollari e il margine superiore coincidente con il massimo storico dei 900 dollari ad azione.
E’ possibile che l’asset stia per inizializzare, per poi confermare, un periodo di larga compressione del titolo all’interno di un rettangolo delimitato da supporto e resistenza, e di minimi e massimi sul medesimo livello. In quanto pattern di continuazione le aspettative sono di movimenti primari in direzione del trend prevalente, anche se soltanto il breakout della soglia psicologica a 900 dollari potrà consentire allunghi di una certa consistenza.
Ciò nonostante, la rottura della struttura resistiva a 825 dollari rappresenterebbe un primo segnale di forza, in grado di spingere i prezzi a ridosso del massimo fissato il 25 gennaio a 900($). L’analisi quantitativa rimane pressoché negativa nel breve periodo, mentre conforta in parte sui timeframe più estesi, per cui solo il forte ipervenduto sarebbe in grado di sostenere i compratori con acquisti sopra i 600 dollari.

Close del 2 marzo 2021 TESLA
In basso, pericolosa la discesa e l’assenza di falso segnale short sotto il sostegno grafico a 625 dollari, capace di rilasciare un market timing ribassista di tipo direzionale con un primo obiettivo verso 560 dollari ed un secondo target a 465 dollari.
Sul fronte dei fondamentali, pesano tuttora le dichiarazioni di Elon Musk di alcuni giorni fa espresse attraverso un tweet, secondo cui quotazioni di Bitcoin erano troppo alte, proprio quando la moneta stava restituendo valori record oltre i 58 mila dollari. Parole che hanno fatto attrito con il recente investimento monstre per 1,5 miliardi dollari di BTC, che secondo gran parte degli osservatori lega adesso in una convergenza di interessi i due asset.
Lo status fondamentale di breve termine è certamente compromesso, sebbene sul versante operativo potrebbe procurare opportunità tecniche convenienti e a più basso rischio soprattutto nel trading speculativo.
Tutto sommato, in stesura, il gruppo in pianta stabile a Palo Alto, in California, ha una capitalizzazione a mercato di 660 miliardi di dollari sul listino tecnologico di New York, superiore a quella di Toyota, Volkswagen, Daimler, General Motors, Bmw, Stellantis e Ford messe insieme, il che potrebbe convincere gli investitori a tenerla sotto stretta osservazione, specialmente dopo l’ultimo grande storno.