Muoversi sul mercato italiano delle azioni

Muoversi sul mercato italiano delle azioni

5 Maggio 2021 0 Di Vincenzo

Sui mercati finanziari gli indici sono un metodo per rappresentare sinteticamente l’andamento di un settore, di una determinata classe di investimento oppure della situazione economica di un Paese. In genere, il mercato azionario italiano fa riferimento al FTSEMIB, il più conosciuto, anche se non è l’unico indice che esprime scenari e attitudini del mercato nostrano delle azioni.

Segue quindi una panoramica del mercato azionario italiano:

Il FTSEMIB guida il mercato azionario del Bel Paese

Il FTSEMIB è senz’altro il contenitore delle azioni italiane più noto. È la fonte primaria dei media mainstream nonché della Rete, cartina di tornasole di Piazza Affari. Il FTSEMIB è acronimo di Financial Times Stock Exchange Milano Indice di Borsa, e rappresenta grossomodo l’80% della capitalizzazione complessiva del mercato locale, composto dai maggiori 40 asset azionari.

Un complicato algoritmo ne filtra in tempo reale la tendenza e i prezzi dei 40 titoli che lo compongono e li trasforma in variazioni di punti indice, unità di misura del basket italico in punti percentuale. Il FTSEMIB è stato ideato sulla logica della capitalizzazione di mercato, il che significa che le società con capitalizzazione più alta condizionano moto e direzionalità del paniere.

Ciò comporta delle ripercussioni sulla volatilità realizzata e futura, in quanto quasi i 2/3 del FTSEMIB è nelle intenzioni di 10 società su un totale di 40. Lo status è spiegato anche sul piano settoriale, dove le concentrazioni maggiori si accumulano nel settore finanziario, in quello energetico e delle utilities.

Fonte: ING Direct

Tutti e 3 i comparti sono piuttosto cagionevoli: il primo per l’instabilità notoria del sistema bancario italiano, gli altri due per la volatilità dei prezzi del petrolio e delle materie prime. Per queste ragioni, il FTSEMIB non contribuisce ad offrire una planimetria fedele del mercato azionario italiano.

Società divise per market cap

La market cap è una variabile per classificare società quotabili.Quando si pensa alle aziende quotate in Borsa la mente vola spesso verso le Big Companies, ad elevata capitalizzazione. Invece ci sono anche piccole e medie imprese che fanno la loro parte, partecipando alle fasi di risk-on e risk-off dei mercati finanziari e che ad un trader o ad un investitore possono fornire valide opportunità di profitto, sulla scia del loro indice di riferimento.

Tipologie degli indici azionari italiani

I severi requisiti del FTSE STAR 

L’indice FTSE Star l’indice italiano che tratta le azioni delle società con capitalizzazione fino ad un miliardo di euro e con elevati requisiti in termini di liquidità e trasparenza. A differenza del FTSEMIB, il comparto che lo traina è quello Industriale, propulsore peraltro dell’economia italiana.

Piccole e medie società: FTSE Italia Small / Mid Cap

L’indice FTSE Italia Mid Cap è composto dalle maggiori 60 società per capitalizzazione non comprese dal FTSEMIB, mentre l’indice FTSEMIB Small Cap contiene le azioni delle aziende italiane minori, in termini di market cap e che non rientrano nelle categorie precedenti.

Il FTSE Italia All Share:  il 95% del mercato italiano

Parliamo dell’indice che rappresenta tutto il mercato azionario italiano: il FTSE Italia All Share include infatti tutti i titoli detenuti dal FTSEMIB, dal FTSE Italia Mid Cap e dal FTSE Italia Small Cap.

Per questo copre circa il 95% della capitalizzazione delle azioni indigene, essendo in grado di fotografare l’intero “azionariato di Stato” nelle diverse aree di settore; aspetto che, rispetto agli altri indici, lo rende  benchmark con meno adesioni esogene all’economia del nostro Paese, che di fatto macchiano le indicazioni del FTSEMIB.