
Alert Cigno Nero e mercati al capolinea ? Vix e Skew Index
7 Luglio 2021L’ indice VIX, definito anche l‘indice della paura, misura i livelli di volatilità implicita delle opzioni PUT e CALL at the money sull’S&P500, fornendo in questo modo delle indicazioni sul come potrebbe muoversi il mercato azionario su base mensile.
Il VIX monitora dunque il grado di variabilità futura dei prezzi attesa dai trader e la volatilità implicita di un’azione sottostante. La volatilità è una variabile decisiva per determinare il prezzo di un’azione, per questo più tale riferimento è alto e maggiore sarà il premio dell’opzione, perchè più consistenti saranno le aspettative di guadagno.
A rappresentare il framework del VIX sono assunti i prezzi delle opzioni dell’indice S&P500, per cui se i compratori prevalgono i premi delle opzioni salgono, mentre se sono di più i venditori i premi delle opzioni tendono a scendere.
Ma come si legge il VIX ? Ebbene, il range di attenzione è compreso tra i 20 e i 30 punti. Sotto questa fascia il mercato azionario viene considerato a bassa volatilità e relativamente tranquillo. Sopra i 30 punti, invece, i mercati sono in tensione, le turbolenze dietro l’angolo, fino ad annunciare una possibile e pesante flessione dei listini.
Le opzioni PUT e CALL danno all’acquirente il diritto, ma non l’obbligo, di vendere o di acquistare azioni a prezzi prefissati in un determinato periodo. Ora, se il mercato è calmo gli operatori acquisteranno in prevalenza opzioni CALL. Viceversa, quando il mercato è più volatile gli investitori preferiscono comprare opzioni PUT.
In buona sostanza, i prezzi delle opzioni indicano il grado di rischio corrente: se è crescente la gran parte degli operatori tenderanno ad acquistare opzioni, facendo salire il VIX e i premi dei titoli asimmetrici (opzioni) pagati dal mercato. L’indice della paura non misura quindi direttamente la volatilità, ma le attese su di essa.
Un altro strumento di analisi che restituisce il sentiment del mercato è lo Skew Index, chiamato anche l’indice dei “Cigni Neri”, che riflette le dinamiche connesse alla volatilità, tanto da risultare simile al Vix. Lo Skew si concentra perlopiù sulle opzioni out the money, con strike sotto il prezzo di mercato e scadenza oltre i 30 giorni.

SP&500 a confronto con lo Skew Index
Se lo spread, ovvero lo scarto tra il prezzo delle opzioni at-the-money (strike pari al prezzo di mercato) e out-the-money sale a vantaggio delle seconde, l’indicazione che se ne ricava è che sono numerosi i trader che stanno “scommettendo” sul fatto che qualcosa di imprevedibile possa avvenire, per cui si coprono con le opzioni che scadono più lontano nel tempo e che pagano premi più alti.
Tornando alla situazione attuale, dopo i nuovi massimi storici fatti registrare dal basket delle 500 azioni più capitalizzate dai mercati americani (S&P500), lo Skew Index si muove non lontano dal recente picco e ben oltre i livelli fissati dalla bolla delle Dot-Com e dalla crisi dei subprime del 2008 che ha innescato la Grande Recessione. Ciò potrebbe suggerire che a fronte di previsioni ottimistiche e di ripresa economica, sia al contempo presente una non trascurabile incertezza per il futuro.